Senza meta – Looking for love

Torino città magica?

Pare che la città di Torino sia posta al vertice di un triangolo di “magia nera“, insieme alle città di Londra e San Francisco, e al vertice di un triangolo di “magia bianca“, insieme a Lione e Praga. Voi lo sapevate?

Inutile dire che io l’ho scoperto solo vivendola e che non ho affettuato il percorso turistico che mostra tali teorie. Pare che nulla sia stato lasciato al caso… l’orientamento dei palazzi, delle chiese, dei monumenti. Pare inoltre che le piazze seguano precise direttive sconosciute agli occhi di qualunque osservatore. Forse da ex architetto avrei dovuto approfondire, ma la logica del mio viaggio è dimostrare che il mondo non è fatto semplicemente di luoghi, ma che essi risultino, più o meno speciali, in base alle persone che gli conferiscono vita.

 Sono finita a Torino quasi per caso, sarei dovuta rimanere una sola notte per poi partire alla volta di Marsiglia tramite BlaBlaCar, ma il ragazzo che avevo contattato non è mai partito ed io sono rimasta intrappolata per 6 giorni in questa città.

Dopo un giorno di tour turistico (a modo mio) ho preso la distanza dai luoghi e sono andata alla ricerca delle vite altrui.

Ho conosciuto Raffaella che produce borse fantastiche ed ama il suo “creare riciclando”; ho giocato al parco con Samuele e Mattia, bimbi di 5 anni che stavano combattendo gli alieni e mi hanno riconsegnato l’arte immaginativa; mi sono inginocchiata con un’anziana signora che chiedeva l’elemosina per capire qual è la prospettiva di chi vede solo scarpe e, se fortunato, sente cadere qualche centesimo nel bicchiere di carta sgualcito che stringe tra le mani; ho seguito per un tratto un gruppo di africani che, in movimento, inondavano la città con percussioni e canti della loro terra; ho camminato tra le bancarelle di libri usati finché Siddharta non mi ha trovata; ho partecipato alla cena sociale dei podisti Turin Marathon dove ho riconosciuto e conosciuto anime speciali; infine, ho incontrato Ivano (il ragazzo che era appena rientrato in città dopo aver percorso tutta la Francigena a piedi e che avevo seguito in tutta la sua impresa), il caso ha voluto che abitasse a poche centinaia di metri dalla casa in cui sono stata ospitata.

Questa è la mia Torino vista da dentro.

Ho sempre avuto la necessità di vedere le cose da diversi punti di vista e Pierpaolo mi ha portato sul monte Superga al tramonto. La foto non rende perché scattata con il telefonino, ma fissa il mio ricordo. E’ dall’alto che percepisco la bellezza complessiva delle cose, la Mole era così bella da lassù, e lì dentro c’erano tutte le persone che avevo conosciuto.

Oggi alla domanda “Marzia lo sai che Torino è una città magica?” rispondo con un sorriso… ora lo so, per me lo è stata, e poco mi importa di come siano orientati i monumenti… sono felice delle triangolazioni di anime che ho percepito e vissuto. La magia nera ha sempre fatto saltare i passaggi che mi avrebbero dovuta portare a Barcellona, la magia bianca mi ha fatto incontrare le persone che ora gireranno il mondo con me.

Grazie Torino.

Spero di averti lasciato qualcosa in cambio con il mio passaggio.


Ps: mi riprometto di vivere Milano allo stesso modo, prima o poi, non l’ho mai amata e mi ha sempre fatta sentire in trappola, ma forse se salissi sulle guglie del Duomo potrei percepirla diversamente.

A presto da una nuova latitudine e longitudine di vita.