Tra le domande più frequenti c’è questa “Ma viaggi veramente senza meta o hai almeno un’idea? Almeno avrai scelto verso quale punto cardinale andare?”
Domanda alla quale rispondo sempre sorridendo. Vogliamo dire definitivamente che ho sempre studiato uno pseudo itinerario verso est e che mi trovo a viaggiare verso ovest? Diciamolo. Poi avviene che ad un tratto mi chiedono: che fai a Verbania? Stai tornando indietro?
Sorrido di nuovo. Non che io possieda uno spiccato senso dell’orientamento, ma questo non mi ha influenzato in questo cambio rotta. Ho seguito la bussola del cuore ed ho raggiunto una persona che voleva passare del tempo con me, ma che non poteva raggiungermi. Ho visto luoghi magici e trascorso ore a parlare di sogni, della paura che ci blocca, di queste gabbie dorate in cui siamo chiusi e che ci fanno credere di essere al sicuro. Ho letto nei suoi occhi il desiderio di allontanarsi dalla sua quotidianità. Spero che il mio passaggio nella sua vita non sia stato vano e che la mia storia, come quella di molti altri viaggiatori, possa essere l’esempio tangibile del
“si può fare… l’unico rischio che corri veramente è quello di essere felice facendo ciò che ami”
Quindi…a voi tutti…dico di progettare un po’ meno, di prendere tra le mani la bussola del cuore e di seguirla… se il nord è un punto di riferimento per chi viaggia, perché ciò che desiderate fortemente non può esserlo per il vostro futuro percorso?
Oggi ritorno sulla mia rotta, con gioia che cresce esponenzialmente dentro di me. Oggi si superano i confini, si abbandona l’Italia, si raggiunge la Spagna, si scopriranno nuovi luoghi e si faranno nuovi incontri.
A presto da una nuova latitudine e longitudine di vita.